Focus sull’attività di base, coi due responsabili dei Primi Passi e del Mini Hockey, dove si gettano le fondamenta per il futuro sportivo nel mondo a rotelle di tanti bambini e ragazzi
TRISSINO (VI) – Approfittiamo della pausa del Campionato di Serie A1 per gli impegni della Nazionale Italiana ai Mondiali di San Juan in Argentina, per fare un piccolo focus sulle varie squadre del settore giovanile dell’Hockey Trissino abbiamo coinvolto due delle figure più importanti, Marc Pallares, allenatore e responsabile dell’attività non agonistica, e Lorenzo Zarantonello, dirigente responsabile dell’attività non agonistica, le due vere anime della base dell’attività.
Marc e Lorenzo, che bilancio vi sentite di fare della prima parte di stagione che avete vissuto finora con le categorie Primi Passi e Mini Hockey?
“Continuiamo il progetto iniziato tre anni fa, tenendo presente che nella categoria Primi Passi i bambini e bambine hanno 3 e 4 anni e nei primi mesi vanno letteralmente presi per mano e seguiti individualmente, poi proseguiamo col Mini Hockey con piccoli di 5, 6 e 7 anni. Per questo fin dalla nascita del progetto è stato formato un team di lavoro, che nel seguirsi delle stagioni sportive si è ampliato. Si sono affiancati a Michela Manni e a Xotta Marika degli atleti delle categorie giovanili con alte capacità di espressione e di legame coi bambini, con carattere aperto e positivo, come Alessandro Rubega, Alessandro Checchetto, Alessandro Colpo, Enea Pasquale (passato quest’anno a supportare l’Under 11), ai quali si sono aggiunte quest’anno tre ragazze della squadra femminile: Sofia Bertinato, Laura Rubega, Eva Cailotto. Nel team sono entrati anche i fratelli Giulio e Gioele Piccoli, presenti quando liberi da impegni. Importante il ritorno del tecnico Giovanni Giuriato e la presenza fissa nel gruppo del meccanico Antonio Bortoli. Perché il team di lavoro sia valido e competente per affrontare la crescita strutturale futura, alcuni di loro hanno già frequentato positivamente il corso propedeutico CONI e il Corso allenatori di 1° livello. Pertanto il bilancio di questi primi due mesi della stagione in corso non può che essere positivo, sia per la grande partecipazione di bambini e bambine, mai così alta, sia per l’impegno dell’intero team che ha dimostrato grande responsabilità anche nei componenti più giovani”.
Nell’attività non agonistica si pongono le basi per la formazione motoria e hockeistica dei bambini. Quanto importante è lavorare bene coi più piccoli?
“E’ importantissimo, fondamentale per la formazione sportiva e sociale dei piccoli atleti, il nostro futuro nello sport e nella vita. Lo sport rappresenta un momento di scoperta, di gioco e di divertimento, ma anche di condivisione di valori, rispetto e compromesso. Per dare loro basi solide è basilare la crescita in un ambiente sano. Appare il caso di ricordare quanto l’attività motoria, soprattutto attraverso le attività di gioco-sport, sia formativa sul piano della socialità. Si lavora per far raggiungere ai piccoli una corretta motricità che consenta il movimento coordinato sui pattini. Una volta raggiunto si può anche passare all’uso del bastone da hockey”.
Indipendentemente dalle importantissime nozioni tecniche, quali sono i valori che cercate di trasmettere ai piccoli atleti?
“Per i piccoli dei Primi Passi la loro frequenza diventa una vera e propria scuola di vita: insegna a conoscere ed avere cura del proprio corpo, ad avere rispetto delle regole, spingendoli a conoscere gli altri e ad approcciarsi con gli istruttori e gli adulti. Il movimento è vita, educa e forgia il carattere. Quanto sopra vale anche per i bambini del Mini Hockey, aggiungendo a loro che gli avversari nel gioco non sono nemici, ma coloro che rendono più difficile il risultato da raggiungere e quindi aiutano ad impegnarsi con tenacia, aiutano a maturare, cioè ad ammettere i propri limiti, ma evidenziando le proprie potenzialità”.
Quali credete siano le peculiarità del settore giovanile dell’Hockey Trissino?
“Gli aspetti che caratterizzano il settore giovanile dell’Hockey Trissino sono vari. Il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei genitori che, nel rispetto dei ruoli, sono indispensabili fin dai Primi Passi alle categorie agonistiche, dove svolgono i compiti di dirigente, cronometrista, segnapunti, ecc.; la competenza degli allenatori ed istruttori; la volontà e perseveranza degli atleti nel voler migliorare e non ultima l’ottima conduzione dei responsabili del settore Carlo Bertinato e Joao Pinto, ben coadiuvati dalla segretaria Roberta Bassanese. Nota negativa la difficoltà di ogni stagione sportiva nel reperire spazi affinché tutti gli atleti si possano allenare adeguatamente”.
Nicola Ciatti
Responsabile Comunicazione GS Hockey Trissino
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