Il tecnico portoghese analizza per noi il clamoroso successo in rimonta in Gara 4 a Lodi che ha portato in dote lo Scudetto, e parla già del futuro: “Il Trissino punta sempre a vincere”
TRISSINO (VI) – Ha iniziato come meglio non poteva la sua carriera da allenatore: alzando al cielo lo Scudetto! E d’altronde la carriera di Joao Pinto è stata sempre costellata di vittorie. Ma questa ha un sapore speciale, anzi, doppio, come il ruolo ricoperto dal capitano/allenatore nella seconda parte di questa stagione. Assieme al portoghese abbiamo realizzato l’intervista che segue.
Joao Pinto, mercoledì sera l’Hockey Trissino ha vinto a Lodi ai rigori Gara 4 e ha chiuso la serie. Che partita è stata, e in cosa ti è piaciuta maggiormente la squadra?
“Il primo tempo è stato contraddistinto da episodi; stavamo giocando abbastanza bene, seguendo la nostra idea di gioco, creando pericoli. Stavamo controllando la partita, ma gli episodi ci hanno un po’ condizionato: sia il rigore, che il tiro diretto, che il gol nel finale potevano metterci molto in difficoltà, ma noi non abbiamo mollato. Nella ripresa siamo entrati in pista consapevoli che avremmo potuto ribaltarla, giocando con la nostra mentalità. Il Trissino è una squadra fatta da una società con mentalità vincente, che ci viene trasmessa dal nostro presidente: abbiamo parlato con lui durante l’intervallo e ci siamo dati forza reciprocamente”.
Il Lodi è stato un avversario fortissimo che vi ha reso difficile la serie. In cosa siete stati superiori?
“Il Lodi ha fatto un grande playoff, non solo in finale, ma anche nei quarti e in semifinale. Si sono presentati alla post-season in ottime condizioni, sia fisiche che mentali, e Bresciani ha fatto un grande lavoro con loro. Hanno avuto merito di giocarsela sempre alla pari con noi: sono migliorati moltissimo e ci hanno messo molto in difficoltà. Siamo stati superiori come qualità e mentalità: la Champions ci ha dato una dimensione internazionale che ci ha aiutato tantissimo in questo periodo”
La rimonta di Gara 4 è da libri di storia. Come possiamo definire il carattere e il dna di questa squadra, che non molla mai, nemmeno quando tutto sembra perduto?
“La rimonta è storia di questa società: rivedremo per tanti anni questa partita, che conferma la mentalità del Trissino. Solo noi come gruppo e società avremmo potuto fare un’impresa del genere. La sensazione è sempre stata quella di poter riprendere la partita: non molliamo mai. Abbiamo offerto una grande dimostrazione di mentalità, di carattere e di forza”
A chi ti senti di dedicare questo titolo, il tuo terzo con la maglia bluceleste?
“La prima dedica va alla mia famiglia, perché mi sono sempre stati vicini. E’ stato un anno difficile, di tanti cambiamenti. Lo dedico poi alla società, che ha avuto fiducia in me: a Matteo e a tutti i suoi collaboratori. Lo dedico poi ai miei compagni di squadra, che sono per me come una famiglia: ho percepito che hanno dato tutto per me quando sono passato al ruolo di allenatore. Lo dedico poi al pubblico: un paese che ha una grandissima passione per questo sport. Lo dedico anche a tutti i componenti dello staff tecnico, medico e dirigenziale, che hanno fatto un lavoro spettacolare con me. E una parte di questo scudetto va anche a Tiago Sousa, a Fantozzi che hanno fatto parte del gruppo e meritano di essere ricordati”
Che emozione è per te sentire “tuo” questo scudetto sia come giocatore che come allenatore?
“E’ stata una sensazione diversa, sono onesto. Ho raccolto una sfida molto importante: ho cercato di dare sempre il meglio di me, e con la spinta della famiglia, di Matteo e dei ragazzi. Termino la mia carriera da giocatore da vincente e inizio da vincente quella da allenatore. Quello che mi porterò sempre dentro d’ora in avanti è la mia voglia di vincere”
E adesso? Che cosa ci sentiamo di dire alla nostra gente in vista del futuro? Sarà ancora un Hockey Trissino che punterà ai vertici di tutte le competizioni cui prenderà parte?
“Il futuro prossimo? Per ora godiamoci la festa di questo scudetto che ci siamo meritati. Poi la risposta che Trissino sta dando per il futuro l’abbiamo data a Lodi: ogni componente di questo gruppo sta dando tutto. Il futuro del Trissino è continuare a vincere, essere competitivi in ogni partita e lavoreremo sempre per quello”
Nicola Ciatti
Responsabile Comunicazione Hockey Trissino
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