Il capitano bluceleste, ancora ai box per un problema fisico, ci racconta l’emozione per l’indimenticabile vittoria col Forte dei Marmi (vissuta dalla tribuna…) e ci presenta le difficoltà che incontreremo nella seconda sfida di Champions, giovedì sera alle 20.45 contro gli spagnoli in un Pala Dante che dovrà essere ancora “sold out”
TRISSINO – Una partita nella partita, domenica col Forte dei Marmi al Pala Dante, è stata quella che ha vissuto capitan Joao Pinto dalla tribuna. Costretto ai box per un problema fisico che lo sta limitando parecchio nelle ultime settimane, il portoghese ha dovuto assistere al big match coi toscani nella balconata sopra le panchine. Ed ha percorso chilometri, seguendo ogni azione dei propri compagni, vivendo la partita al loro fianco come se fosse stato con loro in pista. D’altronde, questo è Joao Pinto, un leader carismatico che non si tira mai indietro. Assieme al capitano abbiamo voluto analizzare la vittoria contro la squadra degli ex Bertolucci, Galbas e Ipinazar, fare il punto sul momento che sta vivendo una delle figure più importanti della squadra, e soprattutto focalizzarci sul prossimo, delicatissimo, impegno di Champions League, giovedì sera alle 20.45 al Pala Dante contro gli spagnoli del Finques Prats Lleida.
Joao Pinto, domenica abbiamo giocato al Pala Dante lo scontro al vertice col Forte dei Marmi, vincendo per 3-2 al termine di una serata magica. Come valuti la prestazione e il risultato della sfida coi toscani?
“Per prima cosa va detto che chi ha assistito alla partita ha visto un grandissimo spettacolo di questo sport. Si sono affrontare due squadre fortissime, che giocano bene e che puntano a vincere. Noi abbiamo vinto la partita giocando “da Trissino”, con grandissima mentalità. Qualcuno diceva in estate che non saremmo più stati gli stessi del passato, ma credo che domenica si sia avuta la conferma che il “dna Trissino” ce l’abbiamo ancora cucito addosso. Siamo stati bravi perché abbiamo messo in campo qualità, fame e voglia di vincere. Tutti i ragazzi sono stati grandi. Vedere questa squadra da fuori giocare così non può che farti innamorare di ogni giocatore, e io provo grande orgoglio nel far parte di questo gruppo”.
Tu non sei al top e in questo periodo stai stringendo parecchio i denti per convivere con diversi problemi di natura fisica. Prima di tutto, come stai?
“Sto passando un momento difficile dal punto di vista fisico, è vero. Mentalmente sto gestendo al meglio questo momento particolare: la società, i compagni e la città mi sono vicini e questo mi dà grandissima carica. Cerco di gestire nel migliore dei modi il mio problema fisico, col desiderio di tornare prima possibile in pista coi miei compagni. La cosa più bella è che tutti mi sono vicini e mi stanno spronando a tornare prima possibile: credo che Trissino sia davvero una grande famiglia”.
Adesso dobbiamo concentrarci verso la partita di Champions League contro gli spagnoli del LLeida. Con che spirito andrà affrontata, che sfida dobbiamo aspettarci e quali sono le peculiarità dei nostri avversari?
“Dobbiamo calarci nella mentalità della Champions. Il Lleida è una squadra che gioca molto bene, che sta facendo risultati importanti contro le grandi d’Europa. Possono fare affidamento su tre giocatori che abbiamo imparato a conoscere in Italia come Martinez, Ojeda e Paiva. Ci aspetta una partita molto difficile, ma noi sappiamo che dovremo entrare in campo come fosse una finale. Dovremo metterci lo stesso atteggiamento visto a Grosseto, al Dragao e pure col Forte. Col Lleida sarà una grande battaglia”.
Quanto vi ha aiutato il pubblico col Forte, e che messaggio mandiamo alla gente di Trissino per riempire alla grande il Pala Dante giovedì sera?
“Si, ci tengo a ringraziare davvero il pubblico del Pala Dante; col Forte ero in tribuna e ho vissuto la partita in modo diverso. Ero molto emozionato nel vedere quanto la gente ci ha spinto. C’è una grande unione tra squadra, società e pubblico: tutti insieme abbiamo creato una mentalità vincente”.
Nicola Ciatti
Responsabile Comunicazione Hockey Trissino
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